L’incentivo Resto al Sud è dedicato ai giovani che vogliono restare o tornare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e concede loro agevolazioni a copertura del 100% delle spese, mediante un contributo a fondo perduto pari al 35% del beneficio concesso ed un finanziamento bancario garantito dal Fondo di garanzia per le PMI pari al restante 65%, e coperto, per gli interessi, da un altro contributo. L’importo va da 50.000 euro per le iniziative presentate da un unico soggetto a 200.000 euro per le ipotesi di associazione tra più soggetti.

La modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 riguarda i commi 2 e 10 dell’articolo 1 del dl 91/2017 (disposizioni urgenti per la crescita economica nel mezzogiorno), convertito con modificazioni dalla legge 123/2017, la prima modifica comporterà un ampliamento del riferimento anagrafico per fruire della misura, intatti, nella vecchia formulazione, l’incentivo era destinato ai giovani di età compressa tra i 18 ed i 35 anni, ora il limite massimo di anzianità viene spostato di un decennio, con possibilità di fruizione fino ai 45 anni. La seconda modifica elimina le parole «libero professionali» tra le attività escluse dalla misura rendendola disponibile anche ai lavoratori autonomi. La gestione della misura sarà in capo ad Invitalia, che agirà come soggetto esecutore, sul sito di quest’ultima sarà possibile materiale informativo e brochure esplicative.